STATEMENT
Nel lavoro emerge una intenzione d’ascolto verso le origini, la natura umana più essenziale e primitiva, e per questo motivo più istintiva e selvaggia.
Sussiste un interesse ad osservare e indagare i segni vitali che legano l’uomo ad altri essere viventi, questa somiglianza che unisce intimamente l’essere umano al mondo naturale, si spezza in tante forme di vita attuale, negando l’ascolto al primordiale.
Uno sguardo interrogativo verso l’uomo, l’ambiente naturale, il proprio spazio abitato e abitabile.
L’intorno come condizioni per alloggiare la vita, l’intento d’immaginare un habitat leggero e trasparente, elastico, mutabile. Una geografia propria senza confini definiti.
Appaiono evidenti riferimenti all’ascolto della vita interna fatta da organi, cellule, membrane, così come alla energia che essi producono e sprigionano e una analogia con l’energia propria di altre forme vitali, geologiche e minerali.
La ricerca parte dalla terra come materia primordiale, siamo fatti di terra, riconoscendo in questa la capacità di veicolare il messaggio stesso dell’opera. La scelta di un materiale naturale che conforma gran parte della crosta terrestre non è casuale, ci trasporta alle sue antiche origini geologiche.
Lavorare le terre di geografie diverse, significa stabilire contatti con la tradizione locale ripercorrendo la memoria del luogo attraverso la cultura materiale.
“L’argilla scelta da Ana Hillar, terra prelevata dalla Terra, da un luogo fisico che
conferisce alla materia una potenzialità inesauribile di valenze metaforiche, simboliche e soprattutto energetiche.
In effetti, nell’indagine della “memoria”di quella creta prelevata direttamente dai luoghi, e nella ricerca di quella spiritualità connaturata nella materia ceramica stessa, si riassume la poetica
di Ana Hillar, la cui opera sembra essere comandata da una sorta
d’imperativo naturale, percepibile negli atteggiamenti, nella scelta dei materiali e
delle tecniche, nella progettazione delle forme e dei colori.” J.Ruiz de Infante.
BIOGRAPHY / CV
ANA HILLAR
Diploma all’Accademia di Belle Arti, Santa Fe, Argentina, 1997.
Diploma in restauro ceramico archeologico presso l’Istituto d’Arte di Faenza. Italia, 2001.
Ana Hillar si è rivelata alla critica ceramica internazionale come vincitrice del Premio Faenza nella 52° edizione del Concorso Internazionale di Arte Ceramica nel 2001 con l’installazione intitolata “Sombra del Viento”.
Nel 2003 tiene la personale “Humano” al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.
Da allora numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Vive e lavora a Faenza, Italia.
2021 Ancoluto, a cura di Giorgia Pirrone, Galleria Lara & Rino Costa, Valenza
2020 Galleria BACC, Scuderie Aldobrandini per l’Arte. Frascati Roma.
2019 Benyamini Contemporary Ceramics Center, Tel Aviv, Israele.
Faenza Contemporanea a cura di Oscar Dominguez, Regione Emilia Romagna, Bologna.
Il colore interiore, a cura di Matteo Zauli, Galleria Facto, Montelupo Fiorentino (FI)
2018 Ceramica europea, Art Avenue Art Gallery Taoxichuan, Jingdezhen, Cina.
2017 Blanco Dentro, mostra personale a cura di Artealmonte, Palazzo del Monte di Pietà, Forlì (FC).
ExtraMurum, mostra personale. Arte Contemporanea tra le mura di cinque città venete, a cura di M. Polloniato e F. Scremin. Castello Ezzelini, Bassano del Grappa. Catalogo a cura di Lampi Creativi.
Collezione MADEINBRITALY Gallery, a cura di Viola Emaldi per Londra.
Gyeonggi International Ceramic Biennale Korea, mostra a cura di Irene Biolchini. Icheon, Corea.
2015/2016 CERAMIX mostra internazionale sulla scultura ceramica del XX secolo. Bonnefantenmuseum Maastricht, Paesi Bassi, / Parigi, Francia: La Maison Rouge e Sèvres Cité de la Céramique .
59° Concorso Internazionale d’Arte Ceramica Contemporanea, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (RA) Italia.
2015 Gmunden – Keramikmuseum Westerwald /Höhr-Grenzhausen / Germania.
Viaggio attraverso la ceramica, a cura di Vittorio Sgarbi. Vietri sul Mare.
Nuda Terra, a cura di Antonello Rubini, Galleria Bruno Lisi, Roma.
2014 Ana Hillar/Marco De Luca- Artifex, a cura di Marisa Zattini. Galleria Comunale d’Arte, Faenza (RA) Italia. Catalogo a cura de Il Vicolo Sezione Arte -Cesena.
Dejà Vu- Buenos Aires, a cura di Francesco Bonano. Galleria Macelleria D’Arte/ Museumsnatch, San Gallo, Svizzera.
2011 Premio Camera dei Deputati per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. A cura di Renata C. Mazzantini, Catalogo Electa. Palazzo Montecitorio, Roma, Italia. Asta Sotheby’s.
Collezioni private e pubbliche:
Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza (RA) Italia.
Museo del Settore Territorio: Arte Contemporanea. Palazzo Comunale di Via Zanelli, Faenza (RA) Italia. Nove, Museo Civico della Ceramica (VI) Italia.
Ceramic Art Avenue Art Gallery Taoxichuan, Jingdezhen, Cina.
Istituto Italiano di Cultura – Tel Aviv, Israele.
Museo Provinciale di Belle Arti Rosa Galisteo de Rodriguez. Santa Fe, Argentina.
Palaice de Glas, Buenos Aires, Argentina.
Museo Nazionale d’Arte, Cairo, Egitto.
Museo della città di Nasice, Croazia. Museo della città di Gmunden, Austria.